Incontro con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Ricostruzione, Senatore VITO CRIMI

Si è svolto ad Ascoli Piceno l’incontro tra professioni e il senatore Vito Crimi, il Commissario straordinario Geol. Piero Farabollini e il Direttore dell’USR ing. Cesare Spuri. Per l’Ordine degli Architetti di Macerata sono intervenuti il Presidente Vittorio Lanciani e alcuni consiglieri presenti che hanno posto l’attenzione sui seguenti punti:
1) Visione del rilancio del territorio
Giovane – analisi delle potenzialità e capacità di attrazione e delle risorse necessarie per attivare economicamente il cratere al fine di far tornare i giovani ad investire il loro futuro nell’ambiente e sul territorio che offrono le aree interne. Non c’è ricostruzione se non si parte dall’economia e dalle attività produttive
2) Pianificazione territoriale
Snella – attraverso l’obbligo dell’adozione di un documento guida per i Comuni per ripensare il tessuto urbano anche alla luce dei nuovi insediamenti temporanei dei quartieri SAE che dovranno essere riqualificati/riconvertiti una volta terminata la ricostruzione degli edifici nei centri urbani. Orientamento strategico verso le riqualificazioni degli immobili esistenti, evitando ulteriore consumo di territorio, suolo. Interventi mirati anche per il potenziamento delle connessioni territoriali sia a livello reale – strade/mezzi pubblici/infrastrutture- che di rete.
3) Coordinamento istituzionale programmatico
Connessione – collegare la legislazione nazionale con quella regionale. Possibilità di far concorrere più fonti di finanziamento complementari evitando di finanziare due volte lo stesso processo: le diverse fonti non impediscono interventi unitari con contabilità separate (Es: Piano di sviluppo Rurale o Piano casa che non trovano interfaccia con la ricostruzione!)
4) Risorse economiche
Fondi liberi – partendo dal fatto che si ipotizza un incremento dei costi ammissibili, per avvicinarsi il più possibile ai costi di riparazione, per questo che sarà il più grande cantiere edile d’Europa, c’è la necessità di usare fondi senza vincoli di bilancio. Ogni intervento a partire dal progetto è fonte di produzione di PIL, ogni passaggio è moltiplicatore di PIL, quindi il rientro dell’investimento per lo stato avviene in tempi brevi, due o tre anni come la durata di ogni intervento, attraverso l’imposizione fiscale che lo stesso genera. Evitare le anticipazioni a carico di professionisti ed imprese e pagamenti in tempi certi.
5) Etica nell’uso del denaro pubblico
Etica – il doveroso controllo dell’uso delle risorse deve partire da un principio: la ricostruzione e l’uso corretto delle risorse pubbliche! Il concetto che risparmio è buono non sempre risponde a verità; buono è invece ottenere il risultato che ci si è prefisso, buono è ottenere il plus del meglio attraverso azioni di qualità, come è insito in ogni processo di investimento sano.
6) Qualità nella ricostruzione
Snellire – accettazione della non corrispondenza, non sostanziale, tra documenti depositati in comune ed edificio rilevato su aspetti che non hanno avuto danni con il sisma, per superare tutte le difformità e snellire le procedure si potrebbe pensare ad una deroga in casi particolari. Differenziazione tra percentuali di costo ammissibile in funzione del grado di utilizzabilità pre-sisma. Con la previsione di Bonus qualità architettonica dell’intervento, bonus essenziale per identità del sito. Revisione di tutte le maggiorazioni del costo ammissibile reinserendo quelle relative a situazioni tipiche del territorio, precedentemente proposte all’ordinanza n° 19.
7) Ruolo professionisti
Libera professione – Essi hanno la responsabilità della ricostruzione e sarebbe auspicabile ad un’assunzione del decreto parametri come riferimento per l’elaborazione della parcella, lasciando loro la possibilità di organizzare il lavoro anche con collaborazioni non dipendenti.
10) Concorsi d’Architettura
Concorsi di progettazione – i professioni vogliono essere protagonisti non solo della ricostruzione privata ma anche di quella pubblica e l’unico strumento che può garantire qualità del progetto e l’accesso dei giovani alle grandi opere è il concorso di progettazione in due fasi, con compensi in ogni step.
L’incontro si è concluso, dopo l’ascolto di tutte le professioni presenti (architetti, geologi, ingegneri, geometri, commercialisti….), con la richiesta da parte del sen. Crimi di elaborare richieste e proposte entro la fine del mese corrente al fine di snellire il più possibile le procedure della ricostruzione post-sisma ma migliorando l’impianto normativo già esistente. E’ stato preannunciato che entro la fine dell’anno sarà elaborato un CODICE UNICO PER LA RICOSTRUZIONE. I rappresentanti dell’Ordine di Macerata hanno lasciato un documento in cui sono presenti le correzioni possibili alla normativa esistente.
Architetti Serenella Ottone e Francesca Mancia Commissione Comunicazione